Exhibitions / Kaos Paola Cordischi

22 Mar 2025 - 30 Mar 2025

Opening time 16:00 - 20:00

Closing time 16:00 - 19:00

La Via Lattea Art Studio
Via Peyron 17/F - Turin Italy

exhibition poster

L'artista romana Paola Cordischi presenta una serie di opere in tecnica mista realizzate su juta, denominate Flag. Fuori da questo schema l'opera Kaos, che dà il titolo all'esibizione. Quest’ultima, con il suo richiamo all’astrattismo – tecnica a cui l’artista si dedica prevalentemente – si discosta dalle altre opere per sottolineare, in chiusura del percorso Flag, la totale confusione in cui le bandiere si scontrano, si incontrano e combattono. Kaos diventa così il culmine di una narrazione visiva che, invece di offrire una soluzione definitiva, lascia lo spettatore immerso nel dinamismo e nella complessità delle identità e delle lotte contemporanee. Proprio per questo, l’opera dà il titolo all’intera esposizione, suggerendo un percorso che si sviluppa tra ordine e disordine, appartenenza e conflitto.

Dalle celebrazioni patriottiche della pittura neoclassica ai lavori concettuali di artisti contemporanei come Jasper Johns, che con la sua iconica serie sulle bandiere americane ha sfidato la percezione del simbolismo nazionale, fino alle reinterpretazioni più recenti che riflettono sulla fluidità dei confini e delle identità, la bandiera è sempre stata al centro del dibattito artistico e sociale. Paola Cordischi si inserisce in questa ricerca espressiva con uno sguardo critico e attuale, utilizzando materiali grezzi e stratificazioni pittoriche per evocare il tempo, la memoria e la fragilità delle costruzioni politiche.

In un contesto geopolitico segnato da tensioni crescenti, guerre e crisi migratorie, le bandiere di Paola Cordischi non si limitano a rappresentare nazioni, ma diventano manifesti di un desiderio di unità che supera i confini. Mentre nel mondo si innalzano nuovi muri e le divisioni etniche, economiche e culturali si acuiscono, l’artista propone una riflessione sulla necessità di abbattere simbolicamente queste barriere. La globalizzazione e la sovrappopolazione hanno reso sempre più evidenti i limiti di un sistema basato su separazioni arbitrarie, trasformando confini e frontiere in strumenti di potere e oppressione.

Le sue bandiere, dunque, non celebrano un amor di patria vuoto o retorico, ma si fanno portavoce di un ideale di fratellanza universale. Attraverso una tecnica che mescola materiali poveri e lavorazioni sofisticate, Paola Cordischi crea opere che oscillano tra il politico e il poetico, tra la denuncia e la speranza, ponendo lo spettatore di fronte a un interrogativo fondamentale: in un mondo che cambia rapidamente, ha ancora senso dividere l’umanità attraverso linee tracciate sulla carta?

Enrica Benedetto

The Roman artist Paola Cordischi presents a series of mixed-media works on jute, titled Flag. Outside of this framework stands the work Kaos, which gives the exhibition its name. The latter, with its reference to abstract art—a technique the artist predominantly explores—departs from the other pieces to highlight, at the conclusion of the Flag series, the total confusion in which flags clash, meet, and battle. Kaos thus becomes the culmination of a visual narrative that, instead of offering a definitive solution, leaves the viewer immersed in the dynamism and complexity of contemporary identities and struggles. For this reason, the work lends its title to the entire exhibition, suggesting a journey that unfolds between order and disorder, belonging and conflict.

From the patriotic celebrations of neoclassical painting to the conceptual works of contemporary artists like Jasper Johns—who, with his iconic series on American flags, challenged perceptions of national symbolism—and to more recent reinterpretations reflecting on the fluidity of borders and identities, the flag has always been at the center of artistic and social debate. Paola Cordischi positions herself within this expressive research with a critical and contemporary gaze, using raw materials and layered painting techniques to evoke time, memory, and the fragility of political constructs.

In a geopolitical context marked by growing tensions, wars, and migration crises, Paola Cordischi’s flags do not merely represent nations but become manifestos of a desire for unity that transcends borders. As new walls are erected around the world and ethnic, economic, and cultural divisions deepen, the artist invites reflection on the need to symbolically dismantle these barriers. Globalization and overpopulation have increasingly exposed the limitations of a system based on arbitrary separations, turning borders and frontiers into instruments of power and oppression.

Her flags, therefore, do not celebrate a hollow or rhetorical patriotism but serve as bearers of an ideal of universal brotherhood. Through a technique that blends humble materials with sophisticated craftsmanship, Paola Cordischi creates works that oscillate between the political and the poetic, between protest and hope, confronting the viewer with a fundamental question: In a rapidly changing world, does it still make sense to divide humanity with lines drawn on a map?

Artists

Paola Cordischi